L'idea del progetto scaturisce dal contatto diretto con il disagio che si cela dietro le quinte della contemporaneità.
L'occasione è un viaggio a Saigon (HCMC), compiuto da Elisabetta Susani, per sostenere e documentare l'attività volontaria di Anna Borghi, neodiplomata dell'Accademia di Belle Arti di Brera, presso la scuola di Pho Cap.
L'obiettivo iniziale è alimentare il servizio di mensa, per offrire un pasto caldo agli alunni. L'unico garantito nella loro dura giornata.

Ma non basta non morire di fame.

Dalla riflessione sulle condizioni, i bisogni e le opportunità offerte ai piccoli e ai giovani, in contesti apparentemente tanto lontani, come l'Italia ed il Vietnam, prende forma il progetto.

Al suo ritorno, Elisabetta racconta l'esperienza alla collega Laura Tonani e le manifesta il desiderio di consentire ai piccoli vietnamiti di incontrare studenti e professori del Biennio specialistico di Terapeutica Artistica.

STORIA

La risposta è sì, senza esitazioni.

L'entusiasmo contagia immediatamente anche Tiziana Tacconi, direttrice del Biennio, e Laura Lorusso, anch'essa neodiplomata in Comunicazione Creativa.

Nutriamoli d'arte nasce come progetto sperimentale: inaugura un dialogo con gli altri paesi del mondo del tutto inedito per l'Accademia.

Ci sarà molto da lavorare, prima che divenga una realtà operativa.

Ci si cimenta con il crowdfunding e le forme più tradizionali di fundrasing, si consultano esperti e rappresentanti delle istituzioni, come Pasquale Ferrara che ci esorta ad intraprendere questa avventura.

Aderiscono e supportano il progetto le ong: Afn, che dal 2005 raccoglie aiuti materiali per la scuola di Pho Cap, e Adra Italia.

Molti amici offrono il loro aiuto, come Luca Bombassei e Laura Rodeschini fondatori dell'associazione Per Ricominciare, Elio Messi e Paolo Lualdi.
Riccardo Bianco Levrin, italiano residente ad Hanoi, diviene il nostro corrispondente dal Vietnam.

Nel febbraio del 2014, grazie ai contributi raccolti, la prima verifica sul campo può decollare: destinazione Vietnam.

Condividere l'entusiasmo dei bambini di Pho Cap ci incoraggia. Il rapporto con la scuola si consolida con i Sostegni Artistici a Distanza mentre i laboratori d'arte continuano.

Ma contemporaneamente apriamo il nostro sguardo ad altre realtà e ci dedichiamo anche ad approfondire la dimensione culturale del progetto.